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Cistite nel gatto

L’infiammazione delle basse vie urinarie del gatto (nota come “cistite”) è una malattia che può essere innescata da diverse cause: calcoli, tappi uretrali, tumori, infezioni, traumi, difetti anatomici, sostanze tossiche, farmaci, diabete e disfunzioni ormonali.

Esiste, però, anche una forma di cistite (detta idiopatica) che non ha nessuna causa apparente e che colpisce in modo particolare quei gatti, spesso giovani, castrati o sterilizzati e molto spesso in sovrappeso, che passano la vita rinchiusi nei nostri appartamenti. Questi mici sviluppano cistiti molto dolorose e ricorrenti, perché reagiscono in maniera esagerata a stress ambientali di varia natura: un trasloco, una convivenza difficile con il proprietario, continui scontri con i propri simili, una casa priva di giochi, terrazzi, scale o nascondigli, adatti a stimolare la loro naturale curiosità.

Nella maggior parte dei casi il gatto con cistite ha un continuo bisogno di urinare, ma, una volta raggiunta la cassetta, riesce a fare solo qualche goccia di pipì, a volte anche con sangue. Può capitare che miagoli per il forte dolore oppure che il bisogno di urinare diventi così urgente da costringerlo a sporcare fuori dalla cassetta.

Il primo passo per combattere una cistite da stress è quello di migliorare l’ambiente in cui vive il nostro gatto. A cominciare dalle cassette igieniche, che dovranno essere tenute pulite e posizionate in luoghi tranquilli della casa, possibilmente distanti dalle zone dedicate al cibo. Nel caso in cui coabitino diversi gatti, sarà opportuno disporle in più punti della casa, proprio per diminuire lo stress da competizione. Anche la scelta della ciotola e il luogo dove posizionarla è importante, da preferire quelle di vetro o porcellana e i luoghi tranquilli e sicuri. L’acqua dovrà essere sempre fresca, meglio ancora se in movimento ad esempio con l’utilizzo delle apposite fontanelle. Infine sarebbe bene dotarsi di “alberi da gatto”, tiragraffi e se possibile di scaffali che gli permettano di raggiungere le zone più alte, in modo da favorire le sue attività di gioco e caccia.

L’alimentazione è un fattore di rischio per molte forme di cistite del gatto. È, infatti, dalla composizione degli alimenti che dipende il pH delle urine e, dunque, la predisposizione a sviluppare cistite in seguito alla comparsa di calcoli di diversa natura. Per questo, il controllo dietetico è fondamentale.

In caso di presenza di queste situazioni bisogna effettuare una visita, l'esame delle urine ed una ecografia addominale per escludere la presenza di calcoli.

Dopo aver effettuato questi test diagnostici si instaura una terapia medica idonea.

fonte: https://www.innovet.it/blog/la-cistite-nel-gatto/

Cistite gatto: News
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